Serie A: La Curva della Lazio, chiusa una partita per cori razzisti a Umtiti e Banda

Serie A: La Curva della Lazio, chiusa una partita per cori razzisti a Umtiti e Banda

2023-01-06 11:37:08 Fa notizia quanto riportato poco fa da Marca a proposito del nostro calcio:

C.Urva Nord chiusa. Si è pronunciato ieri il Giudice Sportivo della Lega Serie A i cori razzistis di alcuni fan del lazio contro samuel umtiti Y Banda di Lameck nel Lecce – Lazio (2-1) che si è giocato il 4 gennaio. L’arbitro della partita ha fermato la partita per diversi minuti prima di un così spiacevole incidente e, ovviamente, lo ha riportato nel verbale della riunione.

Il club romano, che ha condannato il gesto attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito, è stato sanzionato con la chiusura della Curva Nord per un giorno: questa domenica, contro l’Empoli. “Peccato, è giunto il momento che tutto questo finisca”, aveva dichiarato Marco Baroni, allenatore del Lecce, al termine della partita.

Poco dopo, personaggi del mondo del calcio come Gianni InfantinoPresidente della FIFA, o Barcellona sui loro social networkhanno mostrato il loro sostegno alle persone colpite: Umtiti e Banda, entrambi giocatori del Lecce.

Da parte della Lazio, questa la dichiarazione di condanna degli atti razzisti di alcuni componenti dei gruppi Ultra del club… che non è la prima volta che sono coinvolti in atti di questo tipo e che Hanno fatto protestare molti altri tifosi laziali per l’impunità con cui agiscono.

I tifosi laziali non sono razzisti e non possono essere associati a poche persone che danneggiano gravemente l’immagine del club

Comunicato Lazio

“Durante la partita Lecce-Lazio, l’arbitro è stato costretto ad interrompere il match a causa di cori razzisti nei confronti di un giocatore della squadra locale. La SS Lazio ha sempre combattuto con tutti i mezzi a sua disposizione ogni forma di razzismo e discriminazione, mettendo in discussione iniziative volti a reprimere questi casi sono in corso, sensibilizzando i propri fan su questo problema e intervenendo presso gli uffici preposti alla tutela della loro immagine. La SS Lazio ancora oggi condanna coloro che si sono resi protagonisti di questo atto spregevole, vergognoso e anacronistico. e offrire, come sempre, la massima collaborazione alle autorità per individuare i responsabili. I tifosi laziali non sono razzisti e non possono essere associati a poche persone che danneggiano gravemente l’immagine del club”, spiega la Lazio.


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