Serie A: La Roma rende omaggio a Sinisa Mihajlovic in una cappella funebre gremita

2022-12-18 14:52:57 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrale l’ultima notizia sulla serie A pervenuta in redazione:
mmigliaia di persone si sono messe in fila fin dalle prime ore del mattino per salutare il serbo Sinisa Mihajlovićstorico calciatore italiano, in una cappella in fiamme situata nella sede del consiglio comunale di RomaCampidoglio.
I resti dell’ex giocatore e allenatore hanno raggiunto la cima del Campidoglio in modo che i cittadini e le autorità hanno reso omaggio a una leggenda dello sport la cui morte venerdì scorso, a causa della leucemia, ha sconvolto il Paese.
I funerali saranno domani lunedì 19 dicembre alle ore 11:30 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma e, per ora, le squadre di Bologna e Stella Rossa lo hanno confermato arriveranno al pieno.
Oltre alla famiglia e ad altre personalità, anche i seguaci si sono recati alla cappella in fiamme ricoprire la bara con bandiere e insegne delle squadre in cui ha militato Mihajlovic: Lazio, Roma, Inter, Sampdoria e Stella Rossasquadra con la quale è stato campione d’Europa nel 1991.
Come allenatore ho diretto il Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, Bologna e la squadra serba.
Tra i primi a partecipare alla cappella funebre ci sono stati il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e l’allenatore del Napoli, Luciano Spalleti, che in dichiarazioni all’uscita hanno detto che Mihajlovic era una persona “di forza e coraggio”.
“Ho parlato con grande affetto della mia Napoli. Sinisa ti ha fatto capire subito che andava avanti. Non avevo paura di nascondermi e poi tradirti. L’ho percepito quando ci vedevamo o giocavamo l’uno contro l’altro“, ha assicurato alle telecamere.
La notizia della morte del giocatore serbo è stata comunicata venerdì dalla sua stessa famiglia attraverso l’agenzia italiana ANSA: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipote Violante, la madre Vikyorija e il fratello Drazen, dal loro dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del loro esemplare marito, padre, figlio e fratello, Sinisa Mihajlović”.
Nel 2019 Mihajlovic annunciò in conferenza stampa di essere affetto da leucemia, malattia che lo ha accompagnato in queste ultime tre stagioni.
Ha superato questa leucemia in prima istanza nel 2019, ma la malattia si è ripresentata alla fine della scorsa stagione, il che lo ha costretto a sottoporsi a cure mediche per cercare di rimetterlo.
Mihajlovic si è poi allontanato dalla panchina, ma tornò a dirigere una partita dall’erba poco più di un mese dopo di essere stato ricoverato in ospedale, proprio negli ultimi tre giorni.
Il serbo è arrivato a gennaio 2019 per la seconda volta nella sua carriera sportiva al Bologna da allenatore, dopo ha debuttato come allenatore in questa stessa squadra nel 2008 ed è stato anche esonerato nel 2009. È stato il primo allenatore espulso dalla Serie A in questa stagione, il 6 settembre.
Da giocatore, oltre ad alzare l’Orejona nel 1991, è stato campione della Coppa Intercontinentale con la Stella Rossa (1991), dalla Serie A con la Lazio (1999-00) e con l’Inter (2005-06), dalla Supercoppa Europea con la Lazio (1999-00)di Coppa delle Coppe con la Lazio (1998-99) e di Coppa Italia con l’Inter (2004-05, 2005-06) e con la Lazio (1999-00, 2003-04), tra le più rilevanti.
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