Serie A: l’ultima affermazione di Jose Mourinho: “Non esistono malattie né giornate brutte, in 23 anni non ho mai perso una partita”

José Mourinho Non lascia mai nessuno indifferente. Il fuoriclasse portoghese ha parlato a lungo prima della ‘sua’ gara della Roma contro il Milan in Serie A. E, come era prevedibile, ha lasciato diversi titoli.

Il portoghese è orgoglioso di spiegare la sua professionalità: “In due anni e cinque mesi che sono qui, sono l’unico a non aver perso un solo minuto di allenamento. Non ci sono malattie o giornate brutte: due settimane fa ero l’unico che lavorava, erano tutti malati. Una volta ho chiesto un giorno e sono stato via 14 o 15 ore, è ridicolo doversi giustificare. “Sono un esempio di professionalità: in 23 anni non ho mai perso una partita”.

Il tecnico ha analizzato anche quello che ha nello spogliatoio: “Ho parlato con i nostri giocatori, non ci sono problemi di rispetto o di lealtà, ma c’è gente che deve dare di più. In difesa siamo stati perfetti e abbiamo subito un rigore dal 18- bambino di vent’anni che ha a disposizione solo 55 minuti in Serie A, e che continuo a definire ‘rigore dei tempi moderni’. “È inferiore rispetto alla protezione del gioco di 20 anni fa, ma non dico che non fosse un rigore”.

Riguardo alla perdita di Dybala, Mou ha paragonato i suoi al City: “Non credo che sarà disponibile. Giocare senza di lui non è come per Guardiola giocare senza Haaland, perché ha Álvarez. La Roma ha grandi limiti dovuti al Fair Play Finanziario e questo si vede“.