Sintesi e gol del Real Betis

I Verdiblancos hanno battuto il Rayo e Joaquín è vicino al record di Zubizarreta

Sabaly ha segnato di sinistro uno dei gol più belli del campionato

Fatta eccezione per l’inimmaginabile disconnessione, il Betis indosserà ancora una volta il prefisso “Euro” la prossima stagione. Sette punti rispetto al settimo pare reddito abbastanza favorevole a quelli di Manuel Pellegrini, ingegnere e disegnatore. Con la sua matita meccanica ha delineato due azioni strategiche che hanno messo KO il Rayo all’intervallo. Quella di Sabaly, nonostante provenga da una bocciatura di Vallecano, diretta, almeno, alla top-10 stagionale. I franco-senegalesi atomizzano il pallone e lo infilano nella stessa squadra. Il suo debutto in campionato.

Ayoze, con il primo tempo all’ultimo respiro, ha approfittato di un prolungamento di William José per il 2-0. Nemmeno il gol di Comesaña nella ripresa ha cambiato gli andalusi, che al 96′ hanno condannato con la mediazione di Borja Iglesias su passaggio di Joaquín. Il portuense, più vicino al record di Zubizarreta.

È stata una sfida continua alla transizione, al contropiede. Il ritmo era soffocante, con Béticos e Vallecanos che galoppavano nella notte primaverile sivigliana. Isi lo ha impresso sul bastone, Carvalho, contro il petto di Dimitrievski. Da quell’angolo è nato l’1-0. Bocciato dalla ‘frangia’ e Sabaly che l’ha strappata con il piede sinistro. L’obiettivo della giornata?

Isi Palazón era “palozón”, ritrovando il bosco all’interno dell’area. Il murciano si portò le mani alla testa. Il Rayo aveva sprecato due bianchi e il Betis non ha avuto pietà. calci piazzati, William José ha allungato un calcio d’angolo e Ayoze, in lotta con Balliu, ha graffiato la palla per il 2-0 all’intervallo.

Comesaña ha alimentato l’incertezza risolvendo un cross di Fran García su piatto. I Tredici Barras hanno reclamato un precedente fallo di Trejo su Guardado. Pulido Santana e il VAR non hanno rettificato. La festa non aveva padrone, con arrivi da entrambe le parti. Guido ci ha provato dalla lunga distanza. Anche il suo connazionale Óscar Trejo, che ha trovato la traversa. Fu Borja Igleias, che non si bagnava da due mesi, a condannare. Rodri e Joaquín si combinano sulla destra e l’uomo di Santiago la incrocia per stabilire il 3-1 finale.