Siviglia FC: La serie dei Lakers che ha fatto cambiare idea a Orta sull’acquisto di Sergio Ramos

2023-09-06 22:52:46 Fa notizia quanto riportato poco fa da Marca a proposito della massima divisione iberica:
ETra i tanti momenti emozionanti vissuti questa sera al Ramón Sánchez-Pizjun durante la massiccia presentazione di Sergio Ramos come nuovo giocatore SivigliaDavanti a più di 22.000 tifosi c’è stato anche il tempo per analizzare come è avvenuto il suo acquisto e perché il club Nervionense ha cambiato idea sull’arrivo del difensore centrale dopo un’intera estate negando ogni possibilità di inserirlo nella propria disciplina.
A spiegarlo è stato il direttore sportivo, Vittorio Orta, che in un discorso pieno di sincerità e con interessanti riferimenti, sia televisivi che filosofici, ha spiegato quando e perché ha cambiato la sua decisione iniziale di non firmare la camera. Una svolta a 180 gradi che ha molto a che vedere con una serie televisiva tratta dal libro ‘Showtime: Magic, Kareem, Riley e la dinastia dei Los Angeles Lakers degli anni ’80‘ sul successo in NBA della squadra guidata da magico Johnson.
“Sergio Ha saputo avere pazienza e tanta capacità di resistere fino alla fine. Aveva una visione e, a dire il vero, che ha molte sfumature, quando arrivo e al Siviglia Ci sono 32 giocatori, quattro 36 con le giovanili, e fin dall’inizio, anche da staff tecnico, comitato direttivo e direzione sportiva, viene precisato che la posizione del difensore centrale non è una posizione da rinforzare perché i giocatori sono sei. Uno che eravamo appena arrivati, di cui siamo molto entusiasti gattonil’opzione di acquisto di Cattivo dopo una grande prestazione Gudelj l’allenatore ci aveva detto che sarebbe stato centrale, aveva molta convinzione segnato e una delle grandi scommesse del club di un anno o due fa era quella Nianzouuno dei migliori giovani difensori centrali del mondo”, ha esordito orta.
Proseguendo il racconto di quanto accaduto durante l’estate, il direttore sportivo ha sottolineato: “Abbiamo una prima fase di mercato in cui si cerca di far uscire i giocatori, per motivi legali, controllo di bilancio, limiti salariali, c’è una prima parte in su cui ci soffermiamo, anche il vicepresidente fa alcune dichiarazioni La Lega parlando della possibile firma di Sergio Ramos, e non mente perché in quel momento avevamo altre priorità. Il mercato continua ad avanzare, lo abbiamo rilevato con il passaggio del Gudelj Di centrocampista ne sono rimasti solo tre e mancava Delaney Quale stanza? E vogliamo portarne un’altra. Allora l’obiettivo era far tesserare tutti i nostri giocatori. Avremmo potuto fare come le altre squadre, avere il giocatore qui e non ingaggiarlo, ma preferiamo che né i giocatori né lo staff tecnico passino queste difficoltà. Lì abbiamo la prima registrazione di giocatori che ci fa arrivare alla prima giornata con tutti gli iscritti”.
Pepe Castro voleva che gli regalassero un aereo… E Víctor Orta glielo diede”
Vincitore scherzo su alcune famose dichiarazioni del presidente prima del Supercoppa Europea quando interrogato sull’opzione di mazzi di fiori: “Continuiamo ad avanzare e la dichiarazione di Pepe Castro prima della fine, questo non mente. Colgo l’occasione per fargli un regalo, l’aereo (risate e applausi), per amore. Fa rumore e tutto. Allo stesso tempo non avevamo nemmeno la situazione di avere un ufficio centrale. Il mercato continua ad avanzare e sembra paradossale, ma siamo arrivati al 1 settembre, ultimo giorno di mercato, 26 giocatori, limite di investimento in rosa pari a zero. Tre partite perse, che ovviamente influiscono su tante circostanze. Una situazione infortuni più aggravata per un nostro giocatore ed un’altra un po’ più contenuta per un altro difensore centrale…”.
E il momento decisivo, il giorno dopo la chiusura del mercato: “In quel momento abbiamo intuito e il mister ci ha chiesto di rinforzare centrocampo e punta d’attacco, e che non saremmo riusciti a trovare qualcosa nel mercato centrale. Il mercato chiude E Josè Mara, primo vicepresidente, mi chiama sabato sera per riflettere sulla capacità di voler rinforzare la rosa e su quali centrali liberi ci siano. Quella notte ne aveva visti una serie HBO che consiglio si chiama Lakers vincenti (Tempo di vincere: l’ascesa della dinastia dei Lakers), Dove Jerry Ovestuno dei più importanti ‘general manager’, ex allenatore ed ex giocatore, ad un certo punto sta per dire no magico Johnson perché diceva che molte delle cose che lo circondavano gli davano insicurezza e che voleva qualcosa di più sicuro. 24 ore dopo la selezione del Draft of Jerry Ovest È magico Johnson“.
La serie mi ha fatto riflettere sul fatto che molte delle cose che potevano rendermi insicuro riguardo alla firma di Sergio non erano giuste.
Una serie che ha cambiato completamente la prospettiva di Vittorio Orta sulla firma: “Mi ha fatto riflettere su molte delle cose che potrebbero rendermi insicuro riguardo alla firma di Sergio Ramos non erano equi nei confronti della valutazione di ciò che avrebbe potuto contribuire. E Jung, che è un filosofo, afferma che la grande differenza tra uomini e animali è il diritto di rettificare, il diritto di riflettere e il diritto di cambiare opinione. E io in quel momento ci accordammo per parlare dopo la partita, la partita non fu giocata, e parlammo quella mattina. Quella mattina, anche con la richiesta dell’allenatore di cercare un difensore centrale, avevamo detto e visto che il migliore che c’era Sergio RamosNon lo vedo nemmeno tra i 25 titoli che ha”.
Una conversazione di domenica ha finito per ribaltare la situazione e aprirsi mazzi di fiori le porte del Siviglia: “Abbiamo avuto una videochiamata molto costruttiva per me. Devo anche dire che il primo giorno ho avuto una conversazione molto onesta con Ren Ramos. Sappiamo entrambi cosa ci siamo detti ed è stato molto prezioso per me, lo apprezzo. E il terzo giorno abbiamo deciso che sarebbe stato il difensore centrale perché era il migliore che potesse esserci per la Nazionale Siviglia. Questa è l’unica realtà. Con errori. Che siamo stati veementi nel nostro rifiuto? Non volevamo imbrogliare. Che forse avremmo dovuto abbassare i toni e lasciare sempre la porta aperta? Ebbene sì, mi scuso per questo. Che forse dovevamo non essere così radicali in alcuni commenti? Ebbene sì, mi scuso anche per questo. Ma penso che alla fine la cosa più importante sia che i bastoni e gli scudi siano sopra le persone, ma con Sergio Ramos e con tutti, e molto al di sopra Vittorio Orta, il presidente, il vicepresidente. Gli scudi sono la cosa più importante, ora come ha detto ce n’è solo uno sul petto ed è quello che vogliamo difendere per portare la società verso un obiettivo comune”.
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