Sogno e Incubo, il Chievo di Pillon: come una frazione di 4500 abitanti arrivò in Champions League | Primapagina

2025-05-03 10:00:00 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrare l’ultima notizia di Calciomercato.com:
IL RISULTATO IN CHAMPIONS E L’EPILOGO CON LA RETROCESSIONE
Fu un’esperienza breve, ma di assoluto prestigio per i clivensi. Per i veronesi si trattò della seconda apparizione in Europa, dopo l’esperienza in Coppa UEFA di 4 anni prima. Il Chievo pescò i bulgari del Levski Sofia al terzo turno preliminare di Champions, ma gli scaligeri persero 2-0 all’andata, mentre al ritorno pareggiarono invece 2-2, venendo eliminati e ripescati in Coppa Uefa. In quest’ultima competizione, i gialloblu furono sconfitti dai portoghesi dello Sporting Braga: battuti con due goal di scarto in trasferta, al Bentegodi di Verona recuperarono lo svantaggio, ma una rete subita durante i tempi supplementari pose fine ai sogni europei.
In campionato, non andò meglio: il solo punto conquistato nelle prime sei giornate di Serie A costò la panchina a Pillon. Campedelli richiamò così il fidato uomo della storia, Luigi Delneri che ottenne il primo successo in campionato soltanto il 25 novembre, grazie a una doppietta di Obinna contro l’Udinese. Rimasto in lotta per la salvezza, il traguardo insperato sembrò raggiungibile per merito dei 7 punti trovati da maggio contro Parma, Reggina e Ascoli, ma la sconfitta all’ultima giornata nello scontro diretto con il Catania sancì la retrocessione del Chievo dopo sei anni in massima serie. I gialloblù risalirono immediatamente in A, stettero all’apice del calcio italiano per 11 stagioni di fila, prima di una nuova caduta in B, del fallimento e della ripartenza firmata Clivense e presa in carico dello storico titolo sportivo con l’attuale presidente onorario Sergio Pellissier. In attesa di rivedere quei 4.500 abitanti della frazione veronese di nuovo nel palcoscenico più grande.