Sta nascendo un Como grandi firme: è il giorno di Baturina, Fabregas ha puntato Abde Ezzalzouli | Primapagina
2025-06-13 14:30:00 Continuano i commenti sui social network a seguito dell’ultima notizia riportata da CM.com:
Il Como non solo non si ferma, ma rilancia. Trattenuto sulla panchina Cesc Fabregas, convinto dalle ambizioni della proprietà indonesiana di consolidare e potenziare un progetto che guarda al futuro con grande ottimismo e tenuto a distanza da Inter, Roma e Bayer Leverkusen, il club lariano sta programmando una sessione di calciomercato decisamente importante. La giornata di oggi è quella di Martin Baturina, centrocampista offensivo classe 2003 individuato come il naturale sostituto di Nico Paz, sul quale il Real Madrid valuta seriamente di esercitare il diritto di recompra.
Il calciatore croato è arrivato stamattina in Italia per sostenere le visite mediche di rito e apporre la firma sul contratto fino al 2030 che il Como gli ha sottoposto. “Sono felice, non vedo l’ora di cominciare a giocare”, ha detto il talento proveniente dalla Dinamo Zagabria sul quale anche la Fiorentina aveva messo gli occhi nei mesi scorsi. Un acquisto che è destinato a non restare isolato, visto che che Fabregas e la dirigenza della società lombarda hanno intenzione di portare avanti quella strategia di rafforzamento che innalzi ulteriormente il livello competitivo della rosa avviata già lo scorso gennaio. Quando dal Lione arrivò il centrocampista classe 2000 Maxence Caqueret e dal Betis Siviglia l’attaccante del 2005 Assane Diao.
Prima ancora di rafforzare con acquisti mirati il reparto difensivo ed individuare una soluzione per il ruolo di centravanti che si alterni col greco Dubikas, il Como continua a manifestare estrema attenzione per la batteria degli esterni offensivi. E ancora una volta il Betis, finalista dell’ultima edizione di Conference League grazie ad una serie di calciatori di talento, viene visto come una boutique alla quale attingere e dentro la quale cercare le migliori occasioni. Può essere ritenuto tale Jesus Rodriguez, un altro 2005 che ha iniziato a mostrare i propri colpi con continuità proprio nella stagione da poco conclusa. Promosso in prima squadra a gennaio, ha collezionato un totale di 32 presenze tra Liga, Conference e Coppa del Re, realizzando 3 goal ed esibendo un potenziale ancora inesploso ma molto promettente. E’ un prodotto del vivaio del Betis, che nel settembre 2024 si è affrettato a fargli firmare un contratto fino al 2029.
Ma il sogno proibito del Como e di Cesc Fabregas è di arrivare ad un giocatore di livello ancora più alto, ad uno degli autentici protagonisti della cavalcata europea della formazione allenata da Manuel Pellegrini. Un calciatore cresciuto nel Barcellona e che anche con la nazionale del Marocco ha ormai assunto un determinato status a livello internazionale. Parliamo di Abde Ezzalzouli, di quattro anni più giovane di Jesus Rodriguez e di Diao e chiaramente più definitivo e consacrato. Anche il suo contratto scade nell’estate 2029 e la sua valutazione di mercato è ovviamente più importante. Ha segnato 9 goal e siglato 5 assist in 49 partite e la sensazione che il meglio, sotto il profilo della continuità di rendimento, debba ancora arrivare.
Ma il segnale lanciato dal Como è importante, importantissimo, perché la sua proprietà ha già dimostrato nel recente passato di possedere una disponibilità economica da top club e la convinzione, grazie ovviamente alla presenza in panchina di Fabregas, di poter convincere ogni tipo di calciatore di poter abbracciare un progetto in totale espansione e dai confini non ancora definibili.
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Il calciatore croato è arrivato stamattina in Italia per sostenere le visite mediche di rito e apporre la firma sul contratto fino al 2030 che il Como gli ha sottoposto. “Sono felice, non vedo l’ora di cominciare a giocare”, ha detto il talento proveniente dalla Dinamo Zagabria sul quale anche la Fiorentina aveva messo gli occhi nei mesi scorsi. Un acquisto che è destinato a non restare isolato, visto che che Fabregas e la dirigenza della società lombarda hanno intenzione di portare avanti quella strategia di rafforzamento che innalzi ulteriormente il livello competitivo della rosa avviata già lo scorso gennaio. Quando dal Lione arrivò il centrocampista classe 2000 Maxence Caqueret e dal Betis Siviglia l’attaccante del 2005 Assane Diao.
Prima ancora di rafforzare con acquisti mirati il reparto difensivo ed individuare una soluzione per il ruolo di centravanti che si alterni col greco Dubikas, il Como continua a manifestare estrema attenzione per la batteria degli esterni offensivi. E ancora una volta il Betis, finalista dell’ultima edizione di Conference League grazie ad una serie di calciatori di talento, viene visto come una boutique alla quale attingere e dentro la quale cercare le migliori occasioni. Può essere ritenuto tale Jesus Rodriguez, un altro 2005 che ha iniziato a mostrare i propri colpi con continuità proprio nella stagione da poco conclusa. Promosso in prima squadra a gennaio, ha collezionato un totale di 32 presenze tra Liga, Conference e Coppa del Re, realizzando 3 goal ed esibendo un potenziale ancora inesploso ma molto promettente. E’ un prodotto del vivaio del Betis, che nel settembre 2024 si è affrettato a fargli firmare un contratto fino al 2029.
Ma il sogno proibito del Como e di Cesc Fabregas è di arrivare ad un giocatore di livello ancora più alto, ad uno degli autentici protagonisti della cavalcata europea della formazione allenata da Manuel Pellegrini. Un calciatore cresciuto nel Barcellona e che anche con la nazionale del Marocco ha ormai assunto un determinato status a livello internazionale. Parliamo di Abde Ezzalzouli, di quattro anni più giovane di Jesus Rodriguez e di Diao e chiaramente più definitivo e consacrato. Anche il suo contratto scade nell’estate 2029 e la sua valutazione di mercato è ovviamente più importante. Ha segnato 9 goal e siglato 5 assist in 49 partite e la sensazione che il meglio, sotto il profilo della continuità di rendimento, debba ancora arrivare.
Ma il segnale lanciato dal Como è importante, importantissimo, perché la sua proprietà ha già dimostrato nel recente passato di possedere una disponibilità economica da top club e la convinzione, grazie ovviamente alla presenza in panchina di Fabregas, di poter convincere ogni tipo di calciatore di poter abbracciare un progetto in totale espansione e dai confini non ancora definibili.
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