TS – “Dybala, addio alla Juve? Aveva problemi con Allegri. All’inizio lo hanno ucciso”

2025-05-16 19:08:00 Calciomercato tiene banco in queste ore quanto riporta Tuttosport:
“Quando sono andato alla Juventus mi sono reso conto di non essermi mai allenato così duramente, nonostante nove anni allo United. In confronto a quello ero in vacanza. Pazzesco…“. Inizia così l’intervento di Patrice Evra al canale YouTube SDS, nel quale ripercorre la sua avventura in bianconero, dall’estate 2014 al gennaio 2017: “Come terzino, poi, volevano che corressi 15km a partita. Ma eravamo la Juventus, quindi avevamo molto possesso palla, quindi in qualche partita ne ho corsi 10-12. Poi, il giorno dopo, non è un giorno di riposo, ma fai la sessione di allenamento e devi correre per altri 15km. Poi la Juventus fa analisi, hanno i computer… non puoi barare. Via, a controllare il battito cardiaco. Una volta a settimana. E poi gli esami del sangue, controllano cosa mangi, qualsiasi cosa. Per quando andiamo a letto a casa avevamo uno strumento, che metti prima di dormire, così sanno esattamente quante ore dormi“.
Il racconto del periodo in bianconero di Patrice continua ricordando il grado di attenzione ad ogni minimo dettaglio all’interno del club: “Ricordo il primo giorno che ho firmato, sono andato al ristorante e ho ordinato della pasta alla carbonara e tutto il resto. E la cameriera, come se mi conoscesse, ha detto: ‘Oh, Mr. Evra, stia attento. Domani ha l’allenamento, deve correre…’. Mi ricordo anche di me e Pogba. A volte ho visto persone con porzioni abbondanti, altre normali e altre senza niente, sai. Io e Paul siamo andati in cucina e in realtà c’era la foto di ogni giocatore e un colore. Quindi se hai una porzione verde, hai una buona porzione, arancione, tipo media. E ti assicuro che una verde è come il digiuno, è come il Ramadan“. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Evra, il ristorante Juve
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