TS – perché la Juve è obbligata a credere allo Scudetto
2025-09-15 09:30:00 Calciomercato tiene banco in queste ore quanto riporta Tuttosport:
È dai tempi di Jelena Petrovic-Njegos, consorte di Vittorio Emanuele III che i montenegrini hanno sempre molta fortuna a Torino. E Adzic si inserisce nella scia dell’amatissima Regina Elena e, più prosaicamente, del collega Mirko Vucinic, svogliato eroe degli scudetti di Conte. Ma non è il ragazzino che ha fatto esplodere Juve-Inter e milioni di tifosi il nocciolo dei ragionamenti bianconeri. Dopo tre vittorie in tre partite, l’ultima contro una delle due squadre più credibili per lo scudetto, è sempre più complicato tenere coperte le ambizioni. La Juventus ha vissuto un’estate atipica. La disastrosa stagione di Thiago Motta, iniziata con l’eliminazione precoce da tutto (Supercoppa, Champions e Coppa Italia), culminata con le umilianti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, ha come anestetizzato l’ambiente bianconero, impegnato per la quarta volta di fila in una complessa ricostruzione, con il dovere di far combaciare i conti con la competitività della squadra.
Tudor, pragmatismo Juve
La scelta di non cambiare allenatore e di tenere un profilo relativamente basso sul mercato ha concesso un allentamento della pressione intorno al club e alla squadra. Ha aiutato anche il pragmatismo di Tudor, uno che non illude nessuno, ma pretende il massimo da tutti. E così, dopo due mesi senza dare troppo nell’occhio, la Juventus si ritrova in testa alla classifica e con la classifica in testa: dove potrà arrivare questa squadra? Potrà vincere lo scudetto? Diciamo che, adesso, è obbligata a crederci, perché ci sono i presupposti per farlo. Così come è obbligata ad ammettere che ci sono squadre più forti: l’Inter, che ha appena battuto, ma resta superiore come rosa, e il Napoli, dotato di qualità superiore in ogni reparto e una sicurezza di passo che nessuno può vantare in Serie A.
Bremer e la miglior difesa
La Juventus ha, probabilmente, la migliore difesa della Serie A. Solo il Napoli ha una qualità media analoga, ma non può schierare Gleison Bremer, fuoriclasse assoluto, unico in Italia a fare reparto da solo. Il suo ritorno non ha solo dato solidità alla fase difensiva, ma rassicurato tutta la squadra che, con lui alle spalle, avanza più serenamente. Chi prende meno gol di tutti, nel 95% dei casi, viene lo scudetto, quindi avere una difesa forte è un presupposto importante per crederci. La Juventus ha anche un gruppo compatto, cresciuto molto nelle difficoltà dell’anno scorso che hanno creato legami più stretti e voglia di rivincita in molti dei giocatori di Tudor, uno che sa allenare anche la solidarietà tattica, quella roba che spinge il compagno ad aiutare l’altro al di là dei compiti specifici. Se la Juve ha vinto contro l’Inter è perché, a un certo punto della gara, i nerazzurri si sono sfilacciati, la Juve si è stretta intorno al proprio orgoglio.
