Tuttosport – Kalulu scala e McKennie torna il jolly
2025-10-15 10:11:00 Prendiamo con le pinze l’ultima notizia di TS:
Dalla diagnosi al tavolo operatorio in men che non si dica, d’altronde non c’è tempo da perdere. Dopo la visita specialistica che ha certificato la lesione del menisco mediale del ginocchio sinistro, ieri Gleison Bremer è finito sotto i ferri. Intervento di meniscectomia artoscopica selettiva perfettamente riuscito, l’operazione ha avuto luogo a Lione ed è stata eseguita dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, il dottor Paolo Cavallo. Parte, da oggi, il percorso di riabilitazione che si snoderà tra prudenza e sensazioni e guiderà il centrale brasiliano dal buio del tunnel alla luce che all’orizzonte segnala la fine di questo fastidioso problema. Quanto ci vorrà? Difficile fare previsioni perché la riabilitazione cambia ritmo al variare delle risposte del corpo. Un mese, circa, è il tempo medio di recupero. Qualcosa in più, verosimilmente, per chi solo un anno fa è stato operato per la lesione del legamento crociato dello stesso ginocchio e, intanto, tutto intorno a lui, si predica pazienza per scongiurare un altro stop. Si può ipotizzare, quindi, uno stop di circa 6 settimane. In mezzo ai ritmi serrati di questo calcio, si traduce in una lunga lista di partite saltate: Como, Real Madrid, Lazio, Udinese, Cremonese, Sporting, Torino.
Quando potrebbe rientrare
Il traguardo del rientro in campo si può immaginare al ritorno dalla prossima sosta nazionali tra la Fiorentina (22 novembre), Bodo Glimt (25/11) e Cagliari (29/11). Mentre, è facile pensarlo, la mente di Bremer vola in là e già sogna la data che lo rivedrà protagonista, dalle parti della Continassa c’è Tudor che è fermamente attaccato al presente. Giorno dopo giorno si ingrosseranno le fila della rosa a disposizione, con il rientro dei nazionali, e intanto il tecnico croato studia le contromisure in direzione Como. La partita di domenica sera rappresenta un finestrone da spalancare, l’occasione per far uscire dalla stanza l’area stantia della “pareggite”: va preparata nei dettagli, l’avversaria è delle più scomode e anticiperà la trasferta di Champions League contro il Real Madrid, tre giorni più tardi. Vuoi i tanti assenti sparsi per il mondo, vuoi le convinzioni del tecnico, insomma: non sono previste rivoluzioni. Non è previsto, in particolare, il passaggio alla difesa a 4. Tudor ha spiegato in più occasioni che anche per muoversi nell’ambito della difesa a 3 – per esempio, cambiando con un 3-5-2 -, ci vuole tempo per oliare i meccanismi; figurarsi con un cambio radicale della linea difensiva e il passaggio a 4. Si riparte quindi dalla strada tracciata e dalle certezze, intorno a quelle si inizia a immaginare i possibili titolari per la prossima sfida contro il Como.
Chi al suo posto? Scatta il ballottaggio
A proposito di certezze, resterà sempre al suo posto Kelly che ha ormai impresso a fuoco il suo nome sullo slot di centrosinistra. Dall’altra parte, invece, è probabile che venga spostato qualche metro più indietro Kalulu, al ritorno sulla linea difensiva e contestualmente McKennie, più di Joao Mario, largo a destra. In mezzo, proprio al posto di Bremer, si apre il ballottaggio tra Gatti e Rugani. Se si osserva lo storico stagionale, il primo dovrebbe essere in vantaggio sul secondo che ha debuttato da titolare in questa stagione solo contro il Milan, dopo aver collezionato i primi minuti (11) a Vila-Real. Fino a quel punto, solo panchine. Per questo è facile prevedere che la preferenza di Tudor vada in direzione di Gatti, il ballottaggio resiste perché tre giorni più tardi ci sarà il Real Madrid e potrebbe prevalere un discorso legato alla gestione delle forze.
WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE
