Tuttosport – “Kean, sono contento. Fiorentina solo all’inizio, non penso al Milan”
2025-09-06 18:03:00 Torino, l’ultimo titolo di TS:
“Quello che vogliamo cercare di fare è alzare il livello e la nostra competitività, ma questo è l’inizio di un percorso, c’è bisogno di lavoro e continuità. Mi auguro che questi anni ci possano portare dei risultati migliori”. Lo ha detto ai microfoni di Dazn il tecnico viola Stefano Pioli. “Le motivazioni per tornare in Italia sono state semplici, nel senso che la Fiorentina mi ha mi ha chiamato nel momento giusto, volevo tornare e quando ha chiamato la Fiorentina chiaramente non potevo che accettare questa offerta”, ha aggiunto Pioli che poi parlando della recente chiusura del calciomercato estivo ha sottolineato: “Contento che sia rimasto Kean, contento che sia arrivato Edin Dzeko, contento che il club abbia mantenuto i giocatori forti, l’ossatura base della squadra dell’anno passato, facendo anche dei investimenti economici per Gosens, per Fagioli, per Gudmundsson, e quindi credo che la base sia solida, su questa base vogliamo costruire qualcosa di importante”.
A volte ritornano: Pioli e la gara contro il Milan
“Gli avversari che affrontiamo sono sempre molto importanti, sono sempre da tenere in grande considerazione, soprattutto per il nostro modo di difendere e attaccare – ha proseguito il tecnico viola -. Credo che per come è costruita la squadra sarà più facile vedere la difesa tre che quella a quattro, ma quello sarà il campionato e il campo che ci dirà su cosa insistere, su cosa modificare, su cosa migliorare, quindi siamo aperti a tutto, ma abbiamo delle regole di gioco che vanno al di là dei moduli”. Fra poco più di un mese Pioli è atteso da un ritorno importante. “Il prossimo 19 ottobre ci sarà la partita Milan-Fiorentina – ha ricordato l’allenatore gigliato -. No, non l’ho segnata, nel senso che continuo a ripetere alla squadra di guardare una partita alla volta, quindi non posso andare oltre, è chiaro che sarà una giornata particolare perché è la prima volta che ritorno in un ambiente e in uno stadio che mi hanno regalato grandissime emozioni, grandissime soddisfazioni, ma ci penseremo poi quando ci avvicineremo a quella data”.
Quando un allenatore è vincente?
“Secondo me è un errore pensare o far credere alla gente che un allenatore vincente è solamente quello che vince lo scudetto – ha raccontato Pioli -. Gli allenatori vengono chiamati dalle squadre con degli obiettivi da raggiungere, con delle aspettative e ogni allenatore che riesce a raggiungere le aspettative e l’obiettivo, che è sempre fissato al club, è un allenatore vincente. Quindi è un allenatore vincente chi salva, è un allenatore vincente chi porta la squadra in Europa e aveva questo obiettivo. Io sono molto concentrato per far sì che il mio lavoro sia di alto livello, perché devo stare sotto pressione, e devo comunque dimostrare che sono un allenatore di livello”.
