Un Napoli minimo soffre il passaggio in Coppa

Antonio Conte di solito non è un grande tifoso della Coppa Italia. In effetti è un titolo che continua a sfuggirgli e, la scorsa stagione, se ne andò alla prima occasione contro la Lazio. In questa occasione ha subito la sconfitta del Cagliari ai rigori (1(9)-(8)1) e l’incontro con la vincente di Fiorentina-Como nei quarti, che si giocheranno a gennaio.

La verità è che l’undici presentato da Conte, dove si sono ripetuti solo Milinkovic-Savic e Olivera rispetto alla squadra che ha vinto l’Olimpico contro la Roma per tornare co-leader della Serie A, lasciava intendere che la priorità assoluta fosse il prossimo duello contro la Juventus.

Tra i meno comuni c’è Lorenzo Lucca che, prima della prima mezz’ora di gioco, Di Pardo ha la meglio sul secondo palo con un colpo di testa misurato dalle giovanili di Antonio Vergara dall’angolo dell’area. Ne aveva bisogno l’attaccante italiano, il cui primo e unico gol con la maglia del Napoli risale a fine settembre.

I partenopei hanno vissuto molto bene i primi 45′. Infatti, a parte un tiro dalla distanza dello stesso Di Pardo che Milinkovic-Savic si è limitato a seguire con lo sguardo, il Cagliari non ha creato alcun pericolo. Dagli spogliatoi, però, si torna eccessivamente rilassati e, dopo un tocco fortuito di McTominay – entrato nella ripresa – Sebastiano Esposito risolve l’uno contro uno al 67′.

A questo punto Conte dà il massimo, inserendo Neres, Noa Lang e Hojlund. Il Napoli pressa negli ultimi minuti. Ma sia McTominay che lo stesso Neres si sono imbattuti in Elia Caprile che ha fatto due meritevoli interventi portando la partita ai rigori.

Il quarto tiro di Felici contro la traversa sembra condannare il Cagliari… finché non appare ancora Caprile a negare a Neres il quinto rigore. Ma, dopo che Milinkovic-Savic ha fermato Luvumbo – ha anche osato tirare e ha segnato – ha potuto solo sfiorare il tiro di Buongiorno, che ha finito per regalare un passaggio difficile al Napoli.