Zambo Anguissa: “Xavi era di un altro livello, uno dei miei giocatori preferiti”

Zambo Anguissa: “Xavi era di un altro livello, uno dei miei giocatori preferiti”

2024-03-12 10:14:04 Il web è in trepidazione:

Andr-Frank Zambo Anguissa (Yaund, Camerun, 1995) essere titolare oggi al centro del campo del Napoli. Viene da noi dall’Italia poche ore prima della partita decisiva di oggi.

Chiedere. Dopo l’1-1 dell’andata, con che sensazioni sei tornato a casa?

Risposta. Dicono che il Barcellona è brutto, ma è una grande squadra, ha tanta qualità e alla fine siamo usciti contenti perché è una grande squadra. Spero che ci qualificheremo.

D. Erano migliori di te?

R. Non posso dirtelo. Erano dettagli. Puoi dominare il gioco e perdere e viceversa. Dimostriamo che possiamo combatterli. Avevamo un piano di gioco e abbiamo provato a farlo.

D. Vedremo il Napoli oggi offensivo o aspettiamo di vedere cosa succederà?

R. [Risas]. Se dicessi loro il piano di gioco, sarebbe facile per Xavi. Combatteremo come mai prima d’ora e proveremo a vincere. Senza ulteriori indugi.

D. Per quanto riguarda l’andata, fuori De Jong e Pedri. Cosa ne pensi?

R. Sono arrabbiato per loro e auguro loro una pronta guarigione. Nessuno merita di non giocare a causa di un infortunio. Sono importanti per il Barcellona, ​​non voglio mentire, ma giocheranno altri buoni giocatori, senza dubbio.

D. Ti dà un vantaggio giocare allo Stadio Olimpico e non al Camp Nou?

R. Non ci interessa. Una volta che entri in campo, il resto non ti interessa. Ho giocato al Camp Nou con il Villarreal ed è un bellissimo stadio, ma a noi non interessa.

Q. Ricordi Xavi come giocatore?

R. Oh, mio ​​Dio. Adoro che mi chieda di lui perché è stato uno dei miei giocatori preferiti fin da quando ero giovane. Ronaldinho, Zidane e Xavi erano i miei preferiti. Xavi era di un altro livello, molto intelligente, non perdeva mai la palla… Con un passaggio ha cambiato la partita. Quando lo vedrai, penserai che il calcio era molto semplice. Rendi migliore il resto.

Q. Hai potuto parlare con lui dopo la gara d’andata?

R. Non il giorno dopo e nemmeno mai. Non ho mai avuto modo di parlargli. Quando finiamo le partite ognuno va per la sua strada ed è difficile. Uno è felice, l’altro triste… Spero un giorno di poter parlare con lui e dirgli che era uno dei miei giocatori preferiti.

D. Consiglieresti di venire in Italia e firmare per una squadra di Serie A?

R. Sì, certo, ma lascialo fare quello che vuole. Nel calcio non si sa mai. Prima di venire qui pensavo che il Calcio non fosse l’ideale per il mio stile di calcio, ma ora mi diverto tantissimo. Xavi? Lascialo andare dove si sente meglio. Devi trovare la squadra giusta con cui divertirti. Ha delle ottime idee come allenatore. Lo so… ho giocato contro di loro.

D. Cosa è cambiato nel tuo Napoli con il nuovo allenatore Calzona?

R. Conosceva la squadra da molto tempo. Era stato con il 90% della squadra. Tatticamente è molto buono. Ci vorrà del tempo per correggere la squadra su alcune cose, ma con lui abbiamo una mentalità diversa. Più positivo. Ed è quello che ci sta dando adesso. Il messaggio arriva direttamente al giocatore. Non voglio dire che gli allenatori precedenti fossero peggiori, ma a volte vincere ti dà la forza.

D. Il Napoli adesso è più offensivo?

R. [Risas] Vedremo… Adesso penso che non sia il momento di scoprire le cose. Sarà una grande partita, con due grandi squadre in cerca di un posto ai quarti.

D. Sei stato in Spagna solo per un anno (Villarreal). Cosa ti ho portato?

R. Molto. È uno dei miei campionati preferiti. Ho imparato molto lì nella stagione 2019-20. Avevamo una grande squadra con Santi Cazorla, Gerard Moreno, Albiol… tanto talento insieme. Mi sono divertito molto. E ho avuto un ottimo trattamento con il presidente.

D. Sai che Santi Cazorla adesso gioca in Seconda Divisione, nella squadra della sua città, Oviedo?

R. Gioca in Seconda Divisione… perché vuole. È così bravo che può giocare dove vuole e a qualunque età voglia. È uno dei migliori giocatori con cui ho avuto a che fare. Ti auguro il meglio sempre.

D. Non ti hanno insegnato lo spagnolo nello spogliatoio?

R. Ho capito molto, ma non ho avuto il tempo di parlarne. Avevo bisogno di tempo e non ne avevo.

D. Hai giocato in Francia, Inghilterra, Spagna e Italia. Dove pensi che si giochi meglio il calcio?

R. Domanda difficile. Dipende dai giocatori che hai. Mi piace il calcio italiano perché è molto tattico, non importa se sei grande o piccolo; In Spagna è più importante saper muovere la palla; In Inghilterra è più la lotta, i duelli…

D. Perché ne ha 99?

R. [Risas] Al Villarreal giocavo con il numero 19 e poi indossavo il numero 29. Ma sono arrivato a Napoli e mi hanno dato la possibilità di scegliere tra tre numeri… e alla fine ho accettato il numero 99. Non c’è altro motivo.


Temperature altissime sul pianeta calcio. Ci saranno altri sviluppi? In caso affermativo vi terremo aggiornati come nostro solito!



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