Zaniolo: Roma rifiuta il prestito al Tottenham – Ecco il vertice tra i club

Ieri Nicolò Zaniolo si è allenato regolarmente, come se non ci fosse domani. Anche se, in realtà, domenica c’è una partita che conta molto per lui, a La Spezia, dove vive la sua famiglia. Proprio lì, lo scorso anno, è rimasto inizialmente in panchina, per poi entrare nella ripresa e guadagnarsi il rigore decisivo in pieno recupero. Ma questi sono giorni particolari per lui, perché c’è una possibilità concreta che possa lasciare la Roma entro il 31 gennaio. Perché ciò accada, tuttavia, devono incastrarsi tanti tasselli, e non è detto che ciò possa accadere in questi undici giorni.

Da Londra

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Zaniolo, come noto, ha chiesto alla Roma di essere ceduto. E così, subito dopo la partita di Coppa Italia con il Genoa, in cui è stato fischiato alla sua sostituzione, è arrivato il Tottenham di Fabio Paratici, interessato al giocatore già ai tempi in cui era alla Juventus. La proposta degli Spurs, tuttavia, non si avvicina neanche lontanamente alle esigenze della Roma: a Londra, infatti, sono pronti a prendere in prestito Zaniolo, con un eventuale obbligo di riscatto a diverse condizioni non facili da realizzarsi, come il raggiungimento della Champions da parte della squadra di Conte e un determinato numero di presenze da titolare da parte del giocatore. Insomma, condizioni che rendono l’eventuale obbligo di riscatto aleatorio, cosa che la Roma non può permettersi. La cessione definitiva di Zaniolo, infatti, è necessaria per fare cassa e realizzare plusvalenze, in base ai paletti fissati dall’Uefa con il settlement agreement. La Roma, quindi, non può permettersi che il giocatore vada in prestito per poi tornare nella Capitale, perché questo tecnicamente avverrebbe dopo il 30 giugno e impedirebbe alla Roma di vendere Zaniolo prima di quella data, con un valore ancora più basso.

Gli ostacoli e Conte

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Il Tottenham sarebbe arrivato a un’offerta intorno ai 20 milioni con eventuali bonus. E quindi l’ostacolo sarebbe doppio: la formula, ma anche la valutazione finale del valore del giocatore. Tuttavia, Zaniolo sa che con Conte continuerebbe quel processo di crescita che ha già intrapreso sotto l’ala protettrice di José Mourinho, ed è davvero la soluzione preferita da parte sua. Ma la Roma non fa sconti soprattutto a chi punta i piedi per andarsene.

Le altre pretendenti

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Nel frattempo sembra essersi raffreddato l’interesse del Borussia Dortmund, mentre restano in piedi un paio di altre piste legate alla Premier League, il West Ham e il Leicester. Ma sono due piste che hanno una controindicazione, visto che sia gli Hammers che le Foxies sono in piena lotta per non retrocedere. E Nicolò tutto vorrebbe tranne che andare in una squadra di Championship.

Nessun prestito

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Zaniolo lascerà Trigoria solo se sarà a titolo definitivo. In caso contrario resterà agli ordini di Mourinho e si cercherà un equilibrio da qui a giugno. Ma non è una situazione facile, perché la Roma ha bisogno di fare cassa per cercare un sostituto e realizzare plusvalenze, in base ai paletti fissati dall’Uefa con il settlement agreement. Lo sa bene Zaniolo, che non vorrebbe ritrovarsi in una situazione in cui la sua carriera sia in bilico, come una partita di calcio decisa da un rigore decisivo in pieno recupero.