Corriere dello Sport – ecco il piano e i nomi

2023-11-04 10:27:25 Fa notizia quanto riportato poco fa dal Corriere dello Sport:
Max non ha bisogno delle tinte forti. Max è un film d’autore: in bianco e nero. Geneticamente juventino: lui è la memoria e il carnet, scudetti e finali Champions, ma è anche l’uomo che orienta il presente per ritrovare al volo la dimensione internazionale perduta per una stagione. Il ponte sul futuro è unico, si chiama campionato, e la Juve di Allegri, nonostante tormenti ormai quasi immancabili, è in cima. Seconda a due punti dall’Inter, con una sconfitta in più (e un pareggio in meno): quella con il Sassuolo del 23 settembre, l’ultima. Poi, 0-0 con l’Atalanta e tre vittorie consecutive saltellando tra i casi Pogba e Fagioli, e i chiaroscuri di Vlahovic. Che non fanno pendant con il bianconero; almeno non sempre. Il concetto, giochi di colori a parte, è semplice: la Juventus sta viaggiando a ritmi rock, alla maniera di Max, ma ci sono cose da mettere a posto per rinforzare le spalle e rinfrescare anche le idee: un centrocampista, certo, la priorità assoluta considerando l’improvvisa emergenza creata dai fattori esterni (le squalifiche) che hanno strappato alla rosa Paul il francese e il giovane Nicolò. Il dt Giuntoli, il volto più vero della rivoluzione decisa da Elkann, è arrivato in estate con la laurea d’architetto del calcio napoletano e ora ha aggiunto martello e scalpello per abbattere i costi: già, la storia è questa, ma la stagione si sta facendo troppo interessante per non assecondare le necessità e la rotta di Allegri per tornare in Europa, in Champions. Nomi: il talento scintillante dell’ucraino Georgiy Sudakov, 21 anni, stella dello Shakhtar; le qualità e la quantità di Khephren Thuram del Nizza di Farioli, 22 anni, fratello di cotanto Marcus, figlio minore di Lilian; le due fasi e il palleggio di Pierre-Emile Hojbjerg, 28 anni, trasformista del Tottenham.
Il danese degli Spurs è una specie di simbolo del profilo che Giuntoli sta ricercando per soddisfare le richieste di Max: un giocatore in grado di recitare da mezzala ma anche da vertice basso; un centrocampista completo, interdizione e gestione, regia quando c’è da costruire. Sudakov piace molto, facciamo anche moltissimo, ma lo Shakhtar spara alto: 40 milioni di partenza sono tanti per tutti, figuriamoci per chi deve tenere d’occhio il budget. Sono stimati intorno ai 30 milioni, invece, i parametri di Thuram e Hojbjerg: ma Giuntoli lima, abbatte e poi cesella. Fa così. È il suo metodo: e dunque attende. In freezer, poi, c’è sempre il vecchio pallino di nome Lazar. Samardzic, 21 anni, mezzala serba dell’Udinese che al dt piace sin da quando era ds (del Napoli): è in lista e resta dov’è, l’Inter lo aveva chiuso in estate con un’operazione articolata da 30 milioni ma in questo momento non è la priorità. Poi, certo, l’ultima parola spetta ad Allegri, il comandante della Continassa: nessuno meglio di lui sa cosa serve alla Juve per conquistare il presente in Italia e riconquistare il futuro in Champions. E non è mica un caso che nell’elenco di gennaio, volendo, potrà spuntare anche un esterno offensivo: certe indicazioni saranno valutate in corso d’opera, quando il primo colpo, il centrocampista, quello imprescindibile nel piano di Max, sarà compiuto. In ottica estiva, difficile non pensare a Piotr Zielinski, allievo di Giuntoli in azzurro, talento puro in scadenza, 30 anni a maggio: se non rinnova con il Napoli, a gennaio sarà un illustre parametro zero (in coda Inter, Liverpool e West Ham). Il club, nel frattempo, sta affrontando anche la questione dei rinnovi. Il progetto, considerando certi ingaggi decisamente in contrasto con il nuovo corso, è prolungare e spalmare dove possibile: è questo il piano che Vlahovic non ha accettato, per il momento; è questa la prospettiva che invece sta valutando Federico Chiesa: la scorsa settimana Giuntoli ha incontrato a Milano il suo agente, Fali Ramadani, e prima di Natale la questione sarà affrontata anche con Fede. La Juve crede in lui, vuole tenerlo e gli offre un nuovo contratto fino al 2027, ma bisogna trovare la giusta combinazione tra stipendio e anni di scadenza (il suo accordo attuale, da circa 5 milioni a stagione, tramonterà nel 2025). A seguire toccherà a Locatelli, Fagioli e Bremer. E ovviamente a Rabiot (2024, stipendio da 7 milioni). Guarda il video Juve, Douglas Costa vola in Arabia: ritorno lontano? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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