Chivu o Inzaghi, non cambia: se segna Lautaro l’Inter vola. Ma è allarme Thuram
2025-09-30 21:14:00 Avrebbe del clamoroso, e quindi prendiamo con le pinze l’ultima notizia di Calciomercato.com:
30 set 2025, 23:14
Ultimi aggiornamenti: 30 set 2025, 23:25
Il commento di Inter-Slavia Praga, 3-0 con la doppietta di Lautaro e il goal di Dumfries.
Che in panchina ci sia Chivu oppure Inzaghi, è sempre la stessa storia: se Lautaro segna, l’Inter vola. Facile da dirsi e anche da farsi, considerando pure l’auto-assist regalato al capitano dal portiere dello Slavia Praga. Questa l’estrema sintesi di una sfida mai in discussione, vissuta in una serata anche un po’ particolare. Perché adesso che Milano ha deciso – finalmente – di ricostruire un nuovo San Siro, si è giocata prima delle “ultime volte” nello stadio che era impazzito di gioia per l’ultima apparizione in Champions dell’Inter di Inzaghi: la semifinale contro il Barcellona. Anche stavolta c’era Acerbi, supereroe di quella notte, ma non c’è stato bisogno del suo miracolo, anche perché, dall’altra parte, non c’era… Yamal, ma più semplicemente uno Slavia Praga glorioso di nome ma non di fatto.
I nerazzurri hanno onorato l’impegno con la sicurezza di chi vuole mantenere saldo il primo posto nella superclassifica di Champions League. Dopo la vittoria facile sull’Ajax (peraltro disintegrato anche dal Marsiglia), stavolta non c’è stato nemmeno bisogno di esaltarsi con il debutto di Pio Esposito. È stato sufficiente seguire, uno a uno, i compiti svolti con diligenza dagli uomini schierati da Chivu.
È tornato in porta il mai impegnato Sommer, che poteva anche starsene a casa: non se ne sarebbe accorto nessuno. Bentornato Bisseck nel trio difensivo, un po’ arrugginito ma volenteroso. Bene Acerbi, addirittura ispiratore della discesa libera che ha portato al raddoppio. Efficace come al solito Bastoni.
A centrocampo le scorribande di Dumfries sono state premiate da gol e applausi. Un po’ troppo scolastico Sucic, ordinato ma didascalico sul centrodestra come Zielinski all’altro fianco di Calhanoglu che invece si è concesso qualche fiammata da vecchi tempi. Peraltro anche Sucic nella ripresa ha esibito un assolo che avrebbe meritato l’ovazione del gol. evitata da un difensore disperato dello Slavia. A sinistra Dimarco ha giocato i 90 minuti che voleva, anziché i 60 con il timing polemico rinfacciato a Inzaghi.
Dagli attaccanti notizie brillanti per gol (Lautaro) e assist (Thuram), ma anche bollettino in chiaroscuro per le condizioni fisiche: il francese è infatti uscito toccandosi la coscia, probabilmente salterà la Cremonese in campionato. Invece il capitano argentino ha festeggiato addirittura il suo 157mo gol con la maglia dell’Inter: è sempre più l’attaccante straniero con più gol nella storia nerazzurra. Storia passata, presente e futuro immediato: tutto coincide. Se Lautaro segna, l’Inter vola.
