Reparti in cui le scelte sono obbligate, altri in cui c’è fin troppa abbondanza. E poi c’è un attacco con le gerarchie ribaltate almeno in parte dalle circostanze. Perché Max Allegri almeno là davanti ha ritrovato tutti i suoi giocatori, anche se Federico Chiesa proprio in extremis mentre Dusan Vlahovic ancora non ha convinto al 100% il tecnico. È proprio il centravanti serbo in questo momento a rappresentare il principale dubbio di formazione della Juve alla vigilia della sfida con il Milan: se Chiesa sembra in ogni caso destinato alla panchina e Arek Milik comunque titolare designato per l’occasione, è tra Vlahovic e Moise Kean il principale ballottaggio in casa bianconera. Resta in ogni caso in vantaggio Dusan, che per tutta questa settimana si è allenato in gruppo e ha dimostrato di essersi messo alle spalle i postumi della lombalgia. Ma se alla fine Allegri optasse per non rischiare niente, allora ci sarebbe la coppia Kean-Milik dal 1′. Mentre a quella formata dai titolari Vlahovic e Chiesa verrà chiesto di chiudere il match di San Siro tirando al massimo. ANTI-MILAN – Per il resto? Fiducia ovviamente a Wojciech Szczesny in porta, mentre in difesa non ci sono grosse alternative (Dean Huijsen a parte) al trio composto da Federico Gatti, Gleison Bremer e Daniele Rugani. A centrocampo via libera alla linea che aveva tutto sommato convinto nel derby: a destra ancora Timothy Weah nello stadio che ha visto suo papà George incantare il popolo rossonero, con Weston McKennie di nuovo mezzala al fianco di Manuel Locatelli e Adrien Rabiot, mentre Filip Kostic sulla sinistra appare in vantaggio su Andrea Cambiaso. Questa la formazione a cui si affiderà Allegri per ritrovare quel successo contro il Milan che gli è sempre mancato in questo suo secondo ciclo bianconero: due pareggi il primo anno, due sconfitte nella scorsa stagione.