Gazzetta – Milan, De Ketelaere e il futuro: Pioli lo molla, il Monza osserva

Gazzetta – Milan, De Ketelaere e il futuro: Pioli lo molla, il Monza osserva

2023-05-23 09:44:55 L’autorevole rosea:

Il belga non è riuscito a sbocciare nemmeno in questo finale di stagione. Dal club sembravano intenzionati a tenerlo, ma le recenti parole del tecnico non escludono un possibile prestito

L’avevano paragonato anche al bimbo delle confezioni Kinder di una volta. In effetti la somiglianza c’era, ma con una grande differenza: quel bambino sorrideva. Charles De Ketelaere invece il sorriso l’ha perso presto. Da mesi, ormai, l’espressione che viene immortalata quando Pioli decide di metterlo in campo è sempre la stessa: impenetrabile, immobile. Una maschera sotto la quale cova una sofferenza da cui CDK non ha saputo allontanarsi. Un paio di mesi fa aveva fatto una lunga intervista in cui aveva raccontato se stesso e il primo periodo in rossonero, ed erano state parole mature e intense. Da un lato consapevolezza delle difficoltà, dall’altro la sicurezza nei propri mezzi in modo che gli faceva immaginare l’inizio di una discesa in realtà mai arrivata.

Tormentone

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Chi lo ha difeso lungo la stagione – dagli addetti ai lavori, ai tifosi –, man mano ha esaurito le motivazioni plausibili: Pioli ha dato fiducia a Charles in tutte le situazioni possibili – maglie da titolare, ingressi in frangenti complicati come in altri decisamente facili –, eppure non è mai riuscito ad accendere colui che era il trequartista designato. Potrebbe sembrare accanimento continuare a ripetere sempre lo stesso tormentone sulla stagione del 90 belga, ma il problema che sta alla base è enorme: Charles è stato e resta l’investimento principale dello scorso mercato estivo – 35 milioni, bonus compresi – e se il Milan attualmente non può accarezzare la sicurezza di partecipare alla prossima Champions, lo deve anche alla totale mancanza di apporto da parte dell’acquisto più importante. Dopo di che, tra Casa Milan e Milanello si dicono tutti comprensibilmente convinti che valga la pena aspettare il ragazzo, che anche Tonali e Leao hanno pagato pegno alla prima stagione in rossonero. Vero, ma questo non è più il Milan-cantiere di qualche anno fa, bensì un club che ha vinto uno scudetto ed è arrivato fino alle semifinali di Champions. Una situazione dove la pazienza non può andare per forza di cose oltre determinati limiti temporali.

Clessidra

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I venti minuti più recupero con la Samp non hanno portato novità. Nemmeno offrendogli una sorta di passerella sul cinque a uno è stato possibile risvegliare Charles. Completamente prigioniero di se stesso e dei suoi fantasmi. Il problema più grande peraltro non è soltanto l’assenza totale di partecipazione alla fase offensiva, ma anche l’applicazione in quella difensiva. Dove CDK non eccelle – diciamo così – nei movimenti senza palla, in marcatura e nell’aiuto ai compagni. Osservando la curva del suo rendimento, la prima cosa che viene da pensare è che il belga abbia giocato senz’altro troppo: 1.464 minuti stagionali spalmati su 39 presenze, 13 delle quali da titolare, con un assist a referto e una media voto imbarazzante di 5,44. “Quanto tempo do a me stesso nel Milan? Non mi sono imposto un periodo”, raccontava in quella intervista di fine marzo. La clessidra però potrebbe usarla il club.

Valutazioni

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Fino a questo momento dalla dirigenza rossonera è sempre filtrata con forza l’intenzione di rinnovare la fiducia a Charles anche per la prossima stagione, tenendolo con sé e cercando di resettarlo mentalmente. A sparigliare le carte è stato Pioli, dopo la cinquina alla Samp di sabato: “Darlo via in prestito? Non lo so, non siamo ancora scesi così nei particolari con i dirigenti. Mancano due partite importanti e quindi valuteremo tutto alla fine del campionato”. Insomma, tutto tranne che una riconferma scontata. Nel caso, CDK verrebbe ovviamente ceduto soltanto in prestito secco. Nelle scorse settimane si era parlato del Monza, con Galliani spettatore interessato alla finestra. Ma prima occorre che allenatore e dirigenza rossonera si confrontino sul tema, oltre a capire che cosa ne sarà di Diaz. La sensazione è che scommettere su una permanenza sicura del belga per la prossima stagione potrebbe essere un azzardo.



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