Il Napoli rampante vince lo scudetto dopo 33 anni – Un bilancio della Serie A 2022/23

Il Napoli rampante vince lo scudetto dopo 33 anni – Un bilancio della Serie A 2022/23

Riportiamo fedelmente a voi lettori poco avvezzi con la lingua inglese l’articolo apparso poco fa da un sito inglese. Se volete cimentarvi con la lettura in lingua originale trovate il link alla fine dell’articolo.

Sono passati tre decenni e tre anni da quando Diego Armando Maradona ha portato il Napoli al precedente titolo di Serie A, e i tifosi del club penseranno, era ora che succedesse di nuovo.

Dominio del Napoli

È successo. Il Napoli è stato semplicemente brillante per gran parte della stagione e ha meritato lo scudetto in pieno. Particolarmente bravi all’inizio, sono entrati imbattuti nella pausa dei Mondiali, con 41 punti sui 45 possibili e 37 gol segnati nelle 15 partite di Serie A giocate fino a quel momento. Alla fine sono arrivati ​​a quota 90, 16 in più della Lazio seconda.

Il successo della squadra di Luciano Spalletti è ancora più notevole se messo in prospettiva, per quanto riguarda i cambiamenti nell’organico apportati la scorsa estate. Alcune delle loro stelle di lunga data, come Lorenzo Insigne, Arkadiusz Milik, Fabian Ruiz e Kalidou Koulibaly, hanno lasciato la città sotto il Vesuvio per cercare fortuna altrove, lasciando abbastanza spazio perché altri entrassero e prendessero il loro posto.

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Victor Osimhen, Khvicha Kvaratskhelia, Frank Anguissa, Kim Min-jae, così come i prestatari Giovani Simeone, Giacomo Raspadori e Tanguy Ndombele, si sono uniti al club e hanno fatto un lavoro meraviglioso, insieme a quelli che sono rimasti da prima.

Spalletti non si è mai discostato dal suo 4-3-3, ma i suoi giocatori hanno sempre avuto sufficiente libertà di derapata e scambio di posizione, intendendosi perfettamente e spesso causando ogni tipo di problema agli avversari. Aggiungi l’abilità individuale di Kvaratskhelia sulla palla, l’implacabilità di Osimhen davanti agli avversari, lo spirito di Stanislav Lobotka, la creatività di Piotr Zielinski e la pura qualità difensiva di Kim, e hai una formula vincente.

L’enigma della Juventus

Dev’essere stata una strana sensazione per l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri e i suoi giocatori, un vero e proprio ottovolante emotivo se vogliamo, solo per essere al club nel 2022/23 e seguire gli sviluppi del procedimento disciplinare a carico del club per motivi finanziari infrazione negli anni precedenti.

I bianconeri sono stati inizialmente colpiti con una detrazione di 15 punti, che li ha fatti precipitare da una lotta tra i primi quattro alla metà inferiore della classifica. E proprio quando la loro forma è migliorata e hanno iniziato a risalire la scala, i punti sono stati riportati al loro conteggio dopo un appello e sono tornati vicino alla vetta. Ma era stato chiarito perfettamente che il caso non era stato chiuso, ma solo rimandato indietro per un altro giro di presentazione delle prove, prima che fosse raggiunto il verdetto finale.

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Si è conclusa con un’altra detrazione: 10 punti questa volta, e come è successo, abbastanza per vederli finire settimi con 62 punti. Dopo che l’AS Roma ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia, la Juventus giocherà in Conference League la prossima stagione. Quelli tra i loro tifosi che tendono a guardare le cose dal lato positivo diranno, meglio che niente, mentre altri forse credono che la concorrenza potrebbe rivelarsi una distrazione indesiderata quando si imbarcano per riconquistare la loro reputazione in Serie A.

La corsa alla retrocessione

Per molto tempo è sembrato che la Cremonese finisse ultima in classifica. La squadra di Davide Ballardini ha disputato tutto il girone d’andata senza una sola vittoria, perdendo all’andata anche contro Verona e Sampdoria. Ma la fine della Sampdoria si è poi rivelata davvero disastrosa e Dejan Stankovic non ha potuto fare altro che guardare la sua squadra andare in pezzi.

Alla fine la Samp è arrivata ultima con appena 19 punti, un bilancio davvero pietoso. Anche la Cremonese non ha molte possibilità di evitare la retrocessione, e la vittoria contro la Salernitana nell’ultimo turno si è rivelata solo uno scatto d’orgoglio da parte di una squadra condannata.

Quanto al Verona, ha sperato fino all’ultima giornata e alla fine ha chiuso con lo stesso bottino dello Spezia. Le due squadre si sfideranno ora in uno spareggio di una partita, che si svolgerà allo Stadio Città del Tricolore, campo neutro di questa partita, altrimenti casa del Sassuolo.

Le tre finali

È interessante notare che la Serie A è l’unico campionato in Europa ad aver avuto rappresentative nelle finali di tutte e tre le competizioni UEFA in questa stagione.

Come è stato detto, la Roma è stata battuta dal Siviglia in Europa League (ai rigori), la Fiorentina ha sofferto nel finale perdendo 2-1 contro il West Ham in Conference League, e l’Inter affronterà i campioni di Premier League del Manchester City sabato, con il compito di impedire alla costosa macchina di Pep Guardiola di vincere il triplete Premier League-FA Cup-Champions League.

Non molti possono vedere i nerazzurri vincere questa sfida, ma Simone Inzaghi avrà senza dubbio preparato la sua squadra e le idee tattiche elaborate.

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