Italia: Un calciatore italiano condannato all’ergastolo per l’omicidio disumano della sua ex fidanzata: “Non era sano di mente”

Italia: Un calciatore italiano condannato all’ergastolo per l’omicidio disumano della sua ex fidanzata: “Non era sano di mente”

2024-02-13 11:38:56 Il web è in trepidazione:

L’ex calciatore italiano Giovanni Padovani è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex fidanzata, Alessandra Matteuzzi.. Il tribunale di Bologna ha ritenuto Padovani colpevole dei fatti accaduti il ​​23 agosto 2022 nei pressi dell’abitazione dell’ex coppia. Il giudice incaricato del caso, Domenico Pasquariello, Ha preso la sua decisione dopo sole due ore di processo Secondo alcuni, addirittura, il calciatore e modello avrebbe cercato di spiegare che non era sano di mente.

L’allora giocatore sancataldese della Serie D -equivalente alla Quarta Divisione nazionale-, Ha ferito la donna con calci, pugni e colpendola con un martello, poi con una mazza da baseball e infine con una panchina che aveva preso da un giardino vicino al luogo dell’incidente.. Azioni che alla fine hanno causato la sua morte. Matteuzzi è stato assassinato a seguito dell’aggressione disumana di Padovani. Alcuni atti che sono stati compiuti davanti alla porta di casa sua e per i quali il calciatore dovrà scontare l’ergastolo, oltre a risarcire i parenti della vittima che lo avevano già denunciato per molestie settimane fa.

Telefonate veloci e insistenti, anche notturne, per controllare come stava l’ex e scoprire se mentiva

Investigatore privato

Le richieste “ossessive” di Giovanni Padovani

Una delle testimonianze fondamentali nel caso è stata quella di un investigatore che aveva tentato di dimostrare l’ossessione dell’ex calciatore e modello nel 2021. Era stato lo stesso investigatore, dopo aver appreso del brutale omicidio dell’ex compagno, a Ha contattato la polizia, denunciando alcune richieste “ossessive”, “che rasentavano talvolta l’assurdo”. Testimonianze raccolte e inserite negli atti dell’indagine stessa. Un processo in cui è stato imputato l’aggressore omicidio aggravato per premeditazione, molestie, motivi futili e legame affettivo.

Il detective ha sottolineato che c’erano “telefonate veloci e insistenti, anche notturne, per controllare come stava l’ex e scoprire se mentivaUn comportamento che era comune a Padovani: “Dall’inizio Catturò la mia attenzione che con grande insistenza, dalle 10 alle 15 volte al giorno, anche di notte, pretendeva di avere informazioni in tempo reale sui movimenti di Matteuzzi.” avere “conferma delle informazioni fornitegli telefonicamenteUn comportamento che considera “eccessivo, direi ossessivo”. Alessandra ha addirittura pubblicato sui social il luogo in cui si trovava, oltre ad essersi recata nel luogo in cui lavorava e a registrare un video all’interno del bagno “per poter verificare la corrispondenza dei luoghi.”


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