Serie A: Allegri: “Dybala si è preso la mano per essere il nuovo Messi”
2022-05-31 13:37:09 Fa notizia quanto riportato poco fa da Marca a proposito del nostro calcio:
EL’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha affermato martedì che l’argentino Paulo Dybala “deve essere di nuovo se stesso” perché “c’è stato un momento in cui si è lasciato trasportare dal fatto di essere il nuovo Messi”.
Dybala non continuerà alla Juventus la prossima stagione. Il ‘Gioiello’ lascerà la ‘Vecchia Signora’ dopo aver alzato cinque scudetti, quattro Supercoppe italiane e tre Coppe Italia.
Il suo allenatore pensa che abbia una qualità “divina”, ma che un giocatore non possa pensare di essere un altro: “Paulo deve essere di nuovo se stesso, c’è stato un momento in cui si è lasciato trasportare dal fatto di essere il nuovo Messi. Un giocatore non può emulare o pensare di essere come un altro”, ha detto l’allenatore in un’intervista a DAZN.
“Ha ancora molto da dare perché ha qualità tecniche straordinarie e gioca in modo divino, ma deve concentrarsi nuovamente sulle sue qualità fisiche e tecniche”, ha aggiunto.
Le sconfitte di Dybala e dell’italiano Giorgio Chiellini lasciano la guida della squadra torinese nelle mani di Leonardo Bonucci, che raccoglie anche la testimonianza di Chiellini in azzurro. Ma alla lunga Allegri ha rivelato che l’italiano Manuel Locatelli e l’olandese Matthijs de Ligt sono il futuro.
“Giorgio (Chiellini) è stato importante in questo girone, così come Gigi (Buffon) e Marchisio, parlando degli italiani. Per il futuro abbiamo già due leader, De Ligt e Locatelli. Manuel è stato un ottimo acquisto e potrebbe essere il futuro capitano della Juventus, ha le caratteristiche tecniche e morali per restare qui tanti anni”, ha spiegato, anche se il brasiliano Danilo ha piacevolmente sorpreso l’allenatore in tal senso.
“Quando Danilo parla non è mai banale e mette la squadra al primo posto. Un vero leader tace, deve parlare poco e deve sempre mettere la squadra al primo posto. E se fai questo è la squadra che ti riconosce leader” , ha sottolineato.
Allegri, inoltre, ha parlato del protagonista del suo progetto, il serbo Dusan Vlahovic, e di un possibile cambio tattico per la prossima stagione: “Dusan può essere anche un leader a modo suo. È leale, vuole sempre vincere. Diventerà un leader”. carismatico in campo a livello caratteriale. Adesso si vede una ‘Juve’ con due ali…”.
L’italiano ha ricevuto critiche per il gioco della Juventus, ma preferisce concentrarsi sui risultati: “Giocare bene è un concetto relativo, astratto. Tutti vogliono farlo, ma alla fine ricordiamo solo la rovesciata di Cristiano Ronaldo in Turno (Italia, nord). Chi vince non può mai giocare male, ma chi gioca bene e perde viene criticato perché il risultato non arriva”.
E nonostante sia arrivato quarto in classifica, non si è sentito inferiore a nessuno dei suoi rivali: “Milan, Inter e Napoli ci hanno avanzato in classifica, ma non erano superiori a noi. Se non abbiamo mai vinto nello scontro diretto vuol dire che ci mancava qualcosa in termini di carattere o spinta.
L’ex tecnico del Milan (2010-14), ha anche fatto il punto sulla sua carriera da allenatore, in cui ha solo una spina nel fianco.
“Allenare campioni come Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Ronaldinho, Robinho, Cassano, Seedorf, Pirlo, Buffon… L’unico che non ho potuto allenare è Messi”, ha detto.
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