Gazzetta – Ansu: “Interesso al PSG? Io preferisco il Barça, mi piacerebbe restare qui per tutta la carriera”
2022-05-31 15:00:36 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news della Gazzetta:
Il PSG ha avuto Messi ma non avrà Ansu Fati. Il giovane talento del Barcellona, nega ogni possibilità di un trasferimento a Parigi.
Il PSG ha avuto Messi ma non avrà Ansu Fati. Il giovane talento del Barcellona, in una intervista rilasciata a Canal + ha tracciato un bilancio della sua stagione caratterizzata dal rientro dopo un lungo infortunio negando ogni possibilità di un trasferimento a Parigi.
CORTE – Non è una novità che il ragazzo interessi, eccome, al club della capitale francese. “Non so se il PSG sia interessato ad ingaggiarmi, ma di sicuro so quali sono le mie priorità. I miei genitori e il mio agente sanno benissimo che voglio restare a Barcellona e, se possibile, per tutta la mia carriera. Sono molto orgoglioso della mia maglia numero dieci, la considero un onore. Ricordo che prima della partenza di Leo avevo la “17”. Dopo l’addio di Messi la società mi ha contattato comunicandomi che, d’accordo con tutti i capitani, avevano intenzione di affidarmi quella che è stata la sua maglia. Ho accettato immediatamente perché se giochi in questo club significa che sei in grado di reggere qualsiasi tipo di pressione. Detto questo, Leo ha dato tantissimo al Barcellona e, da tifoso culé, vederlo in un’altra squadra non mi piace. E credo non faccia piacere a nessuno. Gli auguro comunque il meglio”.
INFORTUNI – Un’ascesa incredibile quella di Ansu. Un predestinato che ha infranto quasi tutti i record prima di essere fermato dagli infortuni. “Sono paradossalmente felice delle mie cicatrici. Non ho mai pensato ai record di precocità che ho battuto, me li ricordavano dopo le partite perché dovevo rilasciare le interviste. A me interessa solo giocare. Per un calciatore non c’è niente di peggio che gli infortuni anche se nella vita privata ci possono essere situazioni anche peggiori. Purtroppo ho iniziato a fraternizzare con i problemi fisici a 13 anni quando mi sono rotto tibia e perone. Ero piccolo e mi sono convinto che non avrei più giocato. L’importante, in questi casi è avere pazienza. Adesso ho tanta volta di migliorarmi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA