Serie A: Mourinho torna sempre: vuole fare la storia alla Roma vincendo la Conference
2022-05-25 06:40:17 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrale l’ultima notizia sulla serie A pervenuta in redazione:
José Mourinho (Setbal, Portogallo, 1963) pensa solo ai rom. Non ci sono amiche che lo aspettano o seconde possibilità. Nonostante dall’Inghilterra da mesi bombardano Trigoria con notizie sull’interesse del Newcastle, scivolano tutti davanti al volto sorridente del portoghese. Non sorrideva da molto tempo e non si sentiva così a suo agio da molto tempo. Le sue ultime tappe in Inghilterra (Chelsea, Manchester United e Tottenham) non erano state buone. Affatto. Momenti e attimi, ma mai come la sua attuale avventura nella Città Eterna.
Mi piace stare a Roma, non sto pensando di partire
“Mi piace molto essere qui, ed è così che mi sento. Ho accettato questo progetto che dura 3 anni, dopo che sarà finito vedremo cosa succede. Penso che stavolta rimarrò qui”.non sto nemmeno pensando di partire prima”, ha dichiarato in anteprima la finale di Conference League contro il Feyenoord, respingendo ogni possibile voce di uscita.
poco più di un anno fa, quando ha deciso di accettare la chiamata di ‘La Loba’, Mourinho era consapevole di fare un passo indietro per provare a prendere due attaccanti. Non vinceva un titolo dal 2017 (durante il suo periodo al Manchester United), troppo tempo per lui. Gli anni dopo l’Old Trafford non andavano bene e aveva bisogno che l’Olympic, completamente dedicato al Colosseo per i suoi gladiatori, fosse di nuovo “The Special One”. Non invano, cerca di completare un record storico: essere il primo allenatore della storia a vincere Champions, Europa League e Conference.
Bisogna inoltre tenere conto di un fatto importante: la dimensione di Mourinho in Italia è capitale. La sua eredità è ricca di vittorie e sebbene le sue ultime destinazioni siano finite male, queste non sono mai state sul suolo italiano. Nel paese transalpino ha ancora quell’aura e Roma l’ha accolta a porte aperte, risalendo ai tempi in cui c’erano imperatori e imperi. Infatti è l’ultimo allenatore a vincere un titolo europeo con un club di Serie A. Dalla Champions League che ha sollevato con l’Inter nel 2010, ‘Calcio’ ha vissuto un viaggio nel deserto del vecchio continente che Mou sa tagliare.
Sogno della Lega della Conferenza
La qualificazione per la finale di Conference League è stata il culmine di una stagione longeva. Mourinho non ce la fa ed è scoppiato in lacrime dopo il fischio finale. Intanto, sugli spalti, molti bambini o adulti lo imitavano. Dal 2008 la Roma non ha calcato una finale (Coppa Italia) e la comunione vissuta all’Olimpico tra Curva ed erba era completa.
“Quando lavori a Roma, vivi a Roma e respiri Roma, sai che questo club è la vera squadra della città. Ho sentito fin dal primo giorno che è enorme, ma senza vittorie e senza tante finali la storia non è correlata. alla dimensione del club”, ha dichiarato Mourinho in conferenza stampa dopo essere arrivato in finale, visibilmente commosso.
La storia non è legata alla dimensione sociale della Roma
Roma è una città speciale. Non per l’extra-calcio, anche quello. Una città d’altri tempi, impareggiabile. Anche in campo. La domanda di Roma e dei Romani è pari alle grandi piazze nonostante la vetrina della squadra della Capitale sia molto lontana dalle altre. Accettare un lavoro all’Olimpico è sapere che dovrai offrire più di quello che puoi dare. E Mourinho c’è dentro.
Due grandi faccia a faccia a Tirana
Mourinho non avrà vita facile perché un grande europeo sarà dall’altra parte del campo, a cercare lo stesso gol. Il Feyenoord ha vinto tutte le finali europee giocate (3), a cominciare dalla Coppa dei Campioni del 1970 vinta contro il Celtic. Tuttavia, come la Roma, non sognavano in grande da molto tempo: 2001, ultima finale olandese (Coppa UEFA vinta sul Dortmund); 1991, l’ultimo per la Roma (sconfitta nella stessa competizione contro l’Inter). Il record storico è però contro gli italiani: finora, tutte le finali europee giocate (due, compresa la Coppa dei Campioni in casa nel 1984 contro il Liverpool), le hanno perse.
E proprio il portoghese è quello che cambia le cose. Oppure hai tutte le schede (e l’esperienza) per farlo. Mourinho, che è già il primo allenatore a raggiungere una finale UEFA con quattro squadre diverse (Porto, Inter, Manchester United e Roma), è ricco di trionfi: “Ogni club in cui entra ha raggiunto una finale. Va bene”. E in Europa li ha vinti tutti. La Champions League con il Porto (2004) e l’Inter (2010), l’Europa League con il Manchester United (2017) e i ‘Draghi’ (2003). Va per il quinto.
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