Tonali: “italia con 11 Gattuso. Playoff? Non ci pensiamo. Quello che mi è capitato mi ha spinto a lavorare di più”
2025-09-07 18:33:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:
Le parole dell’ex Milan alla vigilia della sfida con Israele.
Il centrocampista della Nazionale italiana e del Newcastle, Sandro Tonali, ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della sfida che gli azzurri affronteranno contro Israele, valida per le Qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026.
Queste le sue parole, a partire dalla differenza dal recente 5-0 rifilato all’Estonia: “Ogni partita è diversa. Gli avversari sono diversi e noi siamo diversi. noi vogliamo vincere domani e non pensiamo ai playoff o alla Norvegia”
Sulle attenzioni da avere nella sfida di domani, spiega: “Domani dobbiamo giocare solamente per i tre punti”.
Poi sul rapporto con l’ex rossonero Gattuso: “Con Gattuso ho parlato tanto. È una cosa che avrei voluto fare prima ma sono felice che comunque stia succedendo ora in Nazionale. Quello che mi dirà lo costudirò come se me lo dicesse un padre. Lui farà si che noi saremo 11 Gattuso”.
Sul fatto di non giocare in Israele: “Dopo il riscaldamento, i giocatori possono giocare in qualsiasi stadio. Io quando gioco mi concentro e basta, non guardo più all’esterno. Anche quando abbiamo giocato con 80mila persone, per noi è stato uguale, giochiamo come fossimo al campetto e portiamo quanto preparato nel corso della settimana. Domani affronteremo un avversario da rispettare, dotato di giocatori forti, per cui non dobbiamo sottovalutare nessuno ma praticare il nostro calcio”.
Sull’esperienza in Premier e su quanto gli è accaduto fuori dal campo: “Entrambe le cose hanno avuto la loro importanza. Quando sei in difficoltà lavori di più, capisci bene quali sono davvero le cose che vuoi fare e quelle a cui tieni. Poi la Premier mi ha aiutato, si gioca un calcio differente, poco tattico ma molto veloce, rapido e fisico. Questa è la differenza che sussiste con gli altri Campionati. Ma non solo questo, è il lavoro che c’è dietro tutti i giorni.
Sul fatto che questa Italia abbia una scintilla differente: “In allenamento abbiamo tirato fuori la voglia e la passione che c’era anche prima, ma in misura minore. Nel calcio non è semplice. A Bergamo i primi 60 minuti sono stati difficili, dato che abbiamo creato tanto senza segnare. Siamo rimasti positivi e poi siamo riusciti a farcela. La palla pesava, sapevamo di avere la necessità di vincere. Dopo l’1-0 ci siamo liberati, dando inizio alla ‘seconda’ partita”.
Sul divertimento nel giocare tanto: “Ogni match è differente, ultimamente ho giocato più da mediano a Newcastle, ma posso fare tutto. Non ho problemi a cambiare la mia posizione, in Inghilterra si usa di più giocare con più spazio, ma è soltanto meno tattico. Occorre ambientarsi, in teoria non è più divertente ma se c’è da correre io non mi tiro indietro”.
