TS – Juve, nuova tensione calcistica. E Spalletti può dare senso a quei 100 milioni
2025-11-02 10:38:00 Riportiamo quanto pubblicato poco fa da Tuttosport:
Koopmeiners in difesa, approfittando delle sue reminescenze giovanili e sfruttando il suo educato sinistro per impostare, è un’idea spiazzante e riuscita. Ma, della prima Juve di Spalletti, rimane negli occhi la diversa tensione calcistica rispetto al recente passato. Non potendo argomentare troppo sulla tattica, che non sarebbe una cosa seria (avendo avuto, Spalletti, un solo pomeriggio per allenare), è però evidente il furore con il quale la Juventus ha aggredito la Cremonese, trovando subito il gol e continuando a mordere per tutto il primo tempo. Se i limiti tecnici restano gli stessi di prima (vedi gli errori di Openda, volenteroso ma ancora clamorosamente impreciso), l’atteggiamento della squadra è energico e, soprattutto, convinto. Quasi che tornare a parlare di scudetto abbia suggestionato i giocatori, improvvisamente più fiduciosi, più decisi e determinati nel cercare la vittoria. Poi la agguantano in modo sporco, quasi se la fanno sgusciare dalle mani per la madornale ingenuità di Gatti, ma la portano a casa, con Spalletti che dalla panchina si sgola, si sbraccia, si agita e guida i suoi uomini nei momenti di confusione.
Juve, attacco mezzo vuoto o mezzo pieno?
È un ottimo inizio ma, contrariamente a quanto sostiene il proverbio, la Juve non è a metà dell’opera. Spalletti ha ancora moltissimo da fare, anche se si è presentato nel migliore dei modi, ridando fiducia al più sfiduciato di tutti, Koopmeiners, e scuotendo l’agonismo perduto. È un metodico, il nuovo tecnico della Juventus, ha probabilmente un piano per costruire un pezzo per volta una squadra vincente e, soprattutto, più sicura di sé. Servirebbero più gol. Servirebbe, cioè, concretizzare tutto quello che ieri è stato costruito dalla Juventus ed è stato sprecato in modo disastroso dagli attaccanti: imprecisi, fuori tempo, svampiti. Tuttavia, il fatto di aver sbagliato così tanto comporta il fatto di aver costruito. Insomma, è mezzo pieno o mezzo vuoto l’attacco della Juve? Dipende da dove lo si guarda. La prestazione di Openda è, per certi versi,imbarazzante, vista la quantità di errori, alcuni dei quali quasi comici. Tuttavia, Openda è stato attivo, sempre nel cuore del gioco, sempre nel posto in cui ricevere la palla. Sì, per poi sbagliarla, vero, ma intanto era lì: è un nuovo punto di partenza.
