TS – “Potevamo chiuderla prima”, Juric amaro poi l’elogio al top Juve: “È devastante, il migliore”
2025-09-27 22:12:00 Prendiamo con le pinze l’ultima notizia di Tuttosport:
TORINO – Per l’ottavo anno consecutivo (sei pareggi e due vittorie) l’Atalanta esce imbattuta dall’Allianz Stadium: finisce 1-1 la sfida contro la Juve valida per la quinta giornata di campionato. La Dea passa avanti con un eurogol di Sulemana nel recupero della prima frazione di gioco, sogna il colpaccio ma poi viene ripresa da Cabal, entrato al posto dell’infortunato Bremer e a segno dopo appena due minuti con il suo primo gol in Serie A. Al termine del match, il tecnico dei nerazzurri, Ivan Juric, guarda il bicchiere mezzo pieno e recrimina per le occasioni non sfruttate. “Nei primi venti minuti hanno giocato meglio loro, soprattutto sui rimpalli, dopo c’è stato un grande rammarico, abbiamo avuto 3-4 situazioni in cui potevamo chiuderla. Non c’era la sensazione di poter prendere gol, ma sono molto contento per il gioco e per lo spirito”, le sue parole ai microfoni di Dazn.
Atalanta, Juric su Ahanor e Sulemana
“Sono soddisfatto, ci mancano due punti col Pisa, sarebbe stato perfetto come cammino nel caso in cui li avessimo conquistati. Oggi avevamo tanti giocatori fuori – prosegue –, ci sono state prestazioni molto buone, siamo soddisfatti, ora già pensiamo al Bruges. Ci ricordiamo dello scorso anno, vogliamo fare una bella partita. Ahanor? Ha fatto già bene a Parigi, è molto sveglio, non molla, mi ha fatto una grandissima impressione in questi tre mesi, deve rimanere lucido mentalmente, ma non ho dubbi su questo”. Il tecnico ha parlato poi di Sulemana: “A Southampton era fuori squadra, ma secondo me ha grandissimi margini di miglioramento, può migliorare in certe scelte, ma anche lui vuole lavorare tanto. Ha un bel posizionamento, ti puoi fidare di lui, fa pure il lavoro sporco in difesa”.
Juric incensa Bremer
Facendo un passo indietro, il tecnico croato ha parlato delle difficoltà riscontrate la scorsa stagione: “Per anni ho fatto molto bene, lo scorso anno è stato brutto dal punto di vista dei risultati. Ma Roma è stata meravigliosa, c’erano grandi giocatori, un ambiente difficilissimo per me, ero buttato lì da solo, ma mi sento rafforzato, più bravo rispetto a quando sono uscito da Torino. Io accetto tutto, voglio allenare i ragazzi e cercare di fare bene”. Infine spende parole al miele per Bremer: “Lo considero un mio amico e abbiamo un rapporto umano bellissimo. Quando lui è 100% per me è devastante, è di un altro livello e il migliore che ho mai allenato”.
